martedì 18 febbraio 2014

I (quasi) primi passi

Non importa quanto ho studiato, vissuto, capito o intuito: non esiste nulla in cui io sia più ferrata che sull'argomento DIETA.
Non nel senso che ne abbia fatto molte, visto che manco della più modesta capacità di costringermi a perduranti restrizioni caloriche, quanto nella dedizione profusa al costante aggiornamento sulle scoperte della scienza alimentare, attenzione che, impiegata in altra maniera, mi avrebbe già portato al conseguimento di qualche nobel o almeno all'ottenimento di molteplici lauree. In compenso NON mi ha portato ad adottare uno stile alimentare giusto.
Quando una mia (magrissima) cugina mi ha parlato della dieta 5/2, ho semplicemente accantonato (diciamo meglio, ignorato) la faccenda. Questo perché lei non è una testimonial qualificata (chi ascolterebbe i consigli di un bambino su un rimedio per l'artrosi?) e perché, dopo tanti anni di auto-formazione, comincio a sentire una certa stanchezza e una certa irritazione davanti agli annunci di vie miracolose.
Mesi dopo, però, una mia amica - che ha una trentina di kg di sovrappeso - mi ha parlato della stessa dieta, di cui aveva avuto in regalo il libro da una sua amica che vive in Inghilterra (by the way, la cuginetta magra è inglese anche lei), la quale, avendola fatta, l'aveva trovata mirabolante.
La fonte era ben più interessante, così mi sono presa l'e-book su amazon (tanto per contenere i costi) e me lo sono letta.
La dieta 5/2 è molto semplice: passi 5 giorni alla settimana mangiando quello che ti pare (non proprio, poi lo spiego meglio) e 2 giorni alla settimana - non consecutivi - fai un quasi-digiuno, pari al 25% delle calorie degli altri giorni.
Si può fare una dieta su valori generici approssimativi, per cui
una donna deve mangiare: 2.000 cal/giorno nei giorni liberi e 500 cal/giorno nei 2 di digiuno
un uomo deve mangiare: 2.400 cal/giorno nei giorni liberi e 600 cal/giorno nei 2 di digiuno.
Chi vuole fare il metodo in modo corretto, invece, deve stabilire il suo metabolismo (io ho usato questo calcolatore online) e rispettare l'assunzione calorica totale durante i 5 giorni, moltiplicare il risultato per 0,25 per stabilire le calorie dei 2 giorni di digiuno.
Nel mio caso,  ecco il risultato (ho nascosto l'età perché sono vanitosa). La definizione di attività molto leggera, leggera, ecc. si trova su quella pagina.

Bè, 2.248 calorie sono proprio tantine, no? Il mio problema è che non ho nessuna voglia di contarle!
Decido quindi che comincerò contando solo quelle dei giorni di digiuno, usando il calcolatore lifesum (ce ne sono altri, ma io conosco questo - ovviamente gratuito).
Inizio lunedì. Nel frattempo, raccoglierò le forze e le idee.